STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS – 612 TER CODICE PENALE

STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS -612 TER CP

PER LA TUA DIFESA CHIAMA SUBITO AVVOCATO SERGIO ARMAROLI AVVOCATO DI FERRO 051 6447838 

STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS - 612 TER CODICE PENALE
STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS – 612 TER CODICE PENALE

ESAMINIAMO DUE IPOTESI DI REATO LO STALKING E IL REVENGE PORNO, QUEST’ULTIMO RECENTEMENTE INTRODOTTO

STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS - 612 TER CODICE PENALE
STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS – 612 TER CODICE PENALE

Art. 612 bis Atti persecutori
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita 4.
La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici 5.
La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata.
Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale. La querela è comunque irrevocabile se il fatto è stato commesso mediante minacce reiterate nei modi di cui all’articolo 612, secondo comma. Si procede tuttavia d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio

Art. 612 ter Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000.
La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video di cui al primo comma, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento.
La pena è aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici.
La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza.
Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale. Si procede tuttavia d’ufficio nei casi di cui al quarto comma, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.

avvocato stalking Bologna
avvocato stalking Bologna

Ai sensi dell’art. 612-bis c.p., salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

In relazione alla configurabilità del reato, secondo giurisprudenza consolidata, non assumono rilievo, ai fini della credibilità del testimone, momenti transitori di attenuazione del malessere in cui la vittima ha ripristinato il rapporto o il dialogo con il proprio persecutore (Cass. pen., sez. V, 16 settembre 2014, n. 5313).

L’esistenza della prova dello stato d’ansia e paura è ricavabile dalle dichiarazioni della stessa vittima del reato, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall’agente e anche da quest’ultima, considerando tanto la sua astratta idoneità a causare l’evento, quanto il suo profilo concreto in riferimento alle effettive condizioni di luogo e di tempo in cui è stata consumata (Cass. pen., sez. VI, 14 ottobre 2014, n. 50746), senza che sia necessario che la vittima li prospetti espressamente o li descriva con esattezza (Cass. pen., sez. V, 14 settembre 2017, n. 57704).

Cass. pen., Sez. V, Sentenza, 14/04/2021, n. 19372 (rv. 281208-01)

REATI CONTRO LA PERSONA – Delitti contro la liberta’ individuale – In genere – Atti persecutori – Aggravante di cui all’art. 61, comma primo, n.11-quinquies, cod. pen. – Applicabilità – Esclusione – Ragioni
L’aggravante del fatto commesso in presenza di un minore o di persona in stato di gravidanza, di cui all’art. 61, comma primo, n. 11-quinquies cod. pen. non è applicabile al reato di atti persecutori, essendo prevista solo per i delitti non colposi contro la vita e l’incolumità personale e contro la libertà personale, tra i quali non rientra il reato di cui all’art. 612-bis cod. pen. (Annulla in parte con rinvio, CORTE APPELLO LECCE, 28/10/2020)

STALKING – REVENGE PORN ART 612 BIS - 612 TER CODICE PENALE
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Cass. pen., Sez. Unite, 15/07/2021, n. 38402
La fattispecie del delitto di omicidio, realizzata a seguito di quella di atti persecutori nei confronti della medesima vittima, contestata e ritenuta nella forma di delitto aggravato ai sensi degli artt. 575, 576, comma 1, n. 5.1, c.p., punito con la pena edittale dell’ergastolo, integra, in ragione dell’unitarietà del fatto, un reato complesso ai sensi dell’art. 84, primo 1, c.p.
Cass. pen., Sez. V, Sentenza, 25/05/2021, n. 30545 (rv. 281604-01)
REATO – Circostanze – Attenuanti comuni – Attenuanti generiche – Diniego – Offese riguardanti l’identità di genere o l’orientamento sessuale – Legittimità – Ragioni – Fattispecie
E’ legittimo il diniego delle circostanze attenuanti generiche motivato dall’essere la condotta, anche se dettata da motivi di gelosia, mirata a colpire la vittima nella sua identità di genere e/o a causa dell’orientamento sessuale, attesa la particolare gravità delle offese discriminatorie o denigratorie di tale identità.(Fattispecie in tema di atti persecutori). (Rigetta, CORTE APPELLO TORINO, 24/07/2020)

Cass. pen., Sez. V, 10/05/2021, n. 27909
E’ configurabile il delitto di stalking nel caso in cui la vittima, per le reiterate molestie subite mediante continui approcci ispirati da una logica di assillante velleità da pseudo-innamoramento o corteggiamento, manifesti un perdurante e grave stato d’ansia e sia costretta a modificare le proprie abitudini di vita, sicché si configura il delitto di cui all’art. 612 bis c.p., solo qualora le condotte molestatrici siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia ovvero l’alterazione delle proprie abitudini di vita, mentre sussiste il reato di cui all’art. 660 c.p., ove le molestie si limitino ad infastidire la vittima del reato.

Originally posted 2022-01-03 15:32:58.