Reati contro la Famiglia – Maltrattamenti in Famiglia
Reati contro la Famiglia – Maltrattamenti in Famiglia a Bologna
I reati contro la famiglia sono un gruppo di reati previsti dal codice penale che hanno
come oggetto la tutela dell’istituzione familiare. La famiglia è un’istituzione
fondamentale della società, ed è pertanto tutelata dal diritto penale in quanto luogo
di formazione e crescita della persona.
I reati contro la famiglia possono essere suddivisi in tre categorie principali:
- Reati contro il matrimonio: questi reati sono finalizzati a tutelare la stabilità e
l’integrità del matrimonio. Tra questi reati vi sono la bigamia,
l’induzione al matrimonio mediante inganno e la costrizione o induzione
al matrimonio. - Reati contro l’assistenza familiare: questi reati sono finalizzati a tutelare gli
obblighi di assistenza che sussistono tra i membri della famiglia. Tra questi reati
vi sono la violazione degli obblighi di assistenza familiare, la sottrazione di
persone incapaci, la sottrazione e trattenimento di minore all’estero e
l’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei minori. - Reati contro l’integrità fisica e morale della famiglia: questi reati sono finalizzati
a tutelare l’integrità fisica e morale dei membri della famiglia. Tra questi reati vi
sono l’abuso dei mezzi di correzione, l’incesto, i maltrattamenti contro familiari
e conviventi e la violenza sessuale.
Di seguito è riportato un elenco dei reati contro la famiglia previsti dal codice
Reati contro la Famiglia – Maltrattamenti in Famiglia a
Bologna: Tutela Legale con Avvocato Esperto
Sei vittima o accusato di maltrattamenti in famiglia a Bologna?
La legge tutela chi subisce violenze fisiche
o psicologiche all’interno del nucleo familiare.
L’Avvocato Sergio Armaroli, esperto in reati contro la famiglia,
offre assistenza legale immediata per difendere i tuoi diritti.
Cosa Sono i Maltrattamenti in Famiglia?
L’articolo 572 del Codice Penale punisce chi maltratta:
✅ Coniugi o ex partner
✅ Figli e minori affidati
✅ Conviventi e familiari
✅ Persone sottoposte a tutela o assistenza
Le pene vanno da 2 a 6 anni di reclusione, con aggravanti in caso di lesioni o morte della vittima.
Perché Scegliere l’Avvocato Sergio Armaroli?
🔹 Esperienza consolidata in diritto penale familiare
🔹 Assistenza immediata per denunce e difesa
🔹 Strategie efficaci per tutelare la tua posizione legale
📍 Studio Legale a Bologna avvocato Sergio Armaroli – Contattaci per una consulenza urgente!
📞 Chiama ora: [051 6447838]
-reati contro famiglia
penale italiano:
- Capo I – Dei delitti contro il matrimonio
- Art. 556 – Bigamia
- Art. 558 – Induzione al matrimonio mediante inganno
- Art. 558 bis – Costrizione o induzione al matrimonio
- Capo II – Dei delitti contro la filiazione
- Art. 560 bis – Alterazione di stato
- Art. 561 – Attentati alla morale familiare commessi
col mezzo della stampa periodica
- Capo III – Dei delitti contro la potestà dei genitori
- Art. 562 – Supposizione o soppressione di stato
- Capo IV – Dei delitti contro l’assistenza familiare
- Art. 570 – Violazione degli obblighi di assistenza familiare
- Art. 570 bis – Violazione degli obblighi di assistenza
familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio - Art. 570 ter – Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei minori
- Capo V – Dei delitti contro l’integrità fisica e morale della famiglia
- Art. 571 – Abuso dei mezzi di correzione
- Art. 572 – Maltrattamenti contro familiari e conviventi
- Art. 572 bis – Violenza sessuale tra coniugi o conviventi
- Art. 572 ter – Violenza sessuale su minore commesso dal
coniuge o convivente - Art. 572 quater – Violenza sessuale su minore commesso
a persona che ha autorità o potestà o comunque abusa della sua
posizione di garanzia
Le pene previste per i reati contro la famiglia variano a seconda del reato specifico.
In generale, le pene più severe sono previste per i reati contro l’integrità fisica e
morale della famiglia reati contro famiglia
La tutela penale della famiglia è un importante strumento per garantire la sicurezza
il benessere dei membri della famiglia. I reati contro la famiglia sono pertanto
reati gravi che devono essere puniti severamente.
L’Avvocato Sergio Armaroli si distingue per la sua competenza nella gestione
legale dei casi di maltrattamenti in famiglia a Bologna. Con esperienza e dedizione, offre assistenza legale
affidabile in situazioni
complesse e delicate. Armaroli si impegna a garantire una rappresentanza legale solida e strategie
mirate per proteggere i diritti delle vittime
e degli accusati, cercando soluzioni giuste e rispettose nell’ambito giuridico.
La sua conoscenza approfondita delle leggi
e la sua sensibilità lo rendono un difensore capace di gestire con
empatia e competenza i casi di maltrattamenti in famiglia a Bologna.
L’avvocato Sergio Armaroli
L’avvocato Sergio Armaroli da anni tratta reati come lesioni personali, omicidio preterintenzionale, responsabilità penale del medico, responsabilità per infortuni sul lavoro, contro la libertà personale (stalking, atti sessuali con minorenne, pornografia minorile, violenza sessuale), contro il patrimonio (furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione.
Avvocato
Penalista Bologna
Classe 1967, Laureato nel 1990 a pieni voti all’Università di Bologna in
Giurisprudenza, Avvocato Cassazionista, cioè abilitato alla difesa
innanzi alla Suprema Corte di Cassazione dal 2009.
Aree di Attività
consulenza e assistenza legale. Mi impegno a far valere il tuo
diritto il tuo diritto a una difesa solida e professionale nella città
di Bologna e in tutta Italia
.
Reati contro la Famiglia – Maltrattamenti in Famiglia a Bologna
I delitti contro la famiglia costituiscono un settore delicato del diritto penale. Questi reati coinvolgono comportamenti che danneggiano le relazioni familiari e la convivenza armoniosa. Essi comprendono maltrattamenti, abbandono, violenza domestica e altri atti che minacciano l’unità e la sicurezza delle famiglie.
Nello specifico troviamo:
- Supposizione o soppressione di stato (art. 566 c.p.);
- Alterazione di stato (art. 567 c.p.);
- Occultamento di stato di un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto (art. 568 c.p.);
- Violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p. e 570 bis c.p.) quando non viene versato l’assegno di mantenimento al coniuge o ai figli;
- Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (art. 571 c.p.);
- Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli (art. 572 c.p.);
- Sottrazione consensuale di minorenni (art. 573 c.p.);
- Sottrazione di persone incapaci (art. 574 c.p.);
- Sottrazione e trattenimento di minore all’estero (art. 574 bis c.p.), nuova fattispecie criminosa introdotta per arginare l’odioso fenomeno delle sottrazioni internazionali dei minori.
Nel corso del 2024, la Corte di Cassazione italiana ha emesso diverse sentenze significative in materia di maltrattamenti in famiglia, affrontando aspetti quali la convivenza, la violenza economica e la distinzione tra maltrattamenti e atti persecutori.
Requisito della convivenza per il reato di maltrattamenti
La sentenza n. 26263 del 4 luglio 2024 ha ribadito l’importanza della convivenza effettiva per la configurazione del reato di maltrattamenti in famiglia ai sensi dell’art. 572 del Codice Penale. In questo caso, la Corte ha annullato una precedente decisione della Corte d’Appello di Venezia che aveva considerato sufficiente la comune genitorialità per configurare il reato, senza approfondire adeguatamente la questione della convivenza. La Cassazione ha sottolineato che la convivenza implica una relazione affettiva stabile e duratura, non limitata a contatti sporadici.
Rilevanza della violenza economica nei maltrattamenti
Con la sentenza n. 1268 del 13 gennaio 2025 (relativa a un’udienza del 14 novembre 2024), la Corte ha riconosciuto che la violenza economica può integrare il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi. La Corte ha affermato che impedire alla persona offesa di raggiungere l’indipendenza economica, attraverso comportamenti vessatori, costituisce una forma di violenza economica rilevante ai fini dell’art. 572 c.p. Questo orientamento è in linea con la Convenzione di Istanbul e con la Direttiva 2012/29/UE, che riconoscono la violenza economica come una delle forme di violenza domestica.
Distinzione tra maltrattamenti e atti persecutori
La sentenza n. 20352 del 2024 ha affrontato la distinzione tra il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi e quello di atti persecutori aggravati da una relazione affettiva. La Corte ha chiarito che la cessazione della convivenza non esclude la configurabilità del reato di maltrattamenti, sottolineando che è necessario valutare la natura e la durata delle condotte per distinguere tra le due fattispecie criminose. Queste sentenze evidenziano l’attenzione della Corte di Cassazione nell’affrontare le diverse sfaccettature del reato di maltrattamenti in famiglia, adeguando l’interpretazione delle norme alle evoluzioni sociali e alle indicazioni provenienti dalle fonti sovranazionali.
avvocato penalista esperto Bologna reati ocntro la famiglia: maltrattamenti in famiglia