Riciclaggio :consapevoli della provenienza delittuosa del denaro al fine di essere condannati per il reato di riciclaggio, senza che importi il fine della propria condotta criminosa Questa è la soluzione alla questione prospettata dai supremi giudici alla fattispecie .
E’ sufficiente che si sia semplicemente consapevoli della provenienza delittuosa del denaro al fine di essere condannati per il reato di riciclaggio, senza che importi il fine della propria condotta criminosa
è la soluzione alla questione prospettata dai supremi giudici alla fattispecie .
Il caso traeva origine un ricorso avverso una sentenza di condanna alla reclusione in primo e secondo grado per il reato di riciclaggio nei confronti dell’odierno ricorrente.
Quest’ ultimo infatti era titolare di numerosi conti correnti, sui quali transitavano ingenti somme, proventi di pregresse attività delittuose effettuata da molteplici soggetti, pregiudicati i quali si servivano dei conti correnti intestati all’imputato al fine di impedire ogni accertamento della loro provenienza delittuosa .
AVVOCATO PENALISTA ESPERTO DIFESA RECICLAGGIO BOLOGNA VICENZA MILANO FORLI RAVENNA VICENZA TREVISO PADOVA ROVIGO
Deduceva il ricorrente in apposito motivo di ricorso come il solo ingresso di somme ingenti sui numerosi conti coRrenti dei quali era intestatario, non era di per sè sufficiente al fine di potere ritenere che egli fosse ad ogni modo consapevole della provenienza delittuoso del predette somme e che ne volesse impedire o quantomeno ostacolare l’ accertamento della loro effettiva provenienza .
Il ricorso, approdava comunque in Cassazione per l’esame in sede di legittimità la quale trovava una soluzione negativa per il diverso parere dei giudici della Corte Suprema .
Osservavano i giudici supremi come dall’esame complessivo, della condanna inflitta all’imputato, se ne evinceva la totale legittimità, dato che dagli atti procedurali emergevano con tutta evidenza molteplici elementi che inducevano a ritenere che l’ imputato fosse effettivamente responsabile per il reato lui ascrittoAVVOCATO PENALISTA ESPERTO DIFESA RECICLAGGIO BOLOGNA VICENZA MILANO FORLI RAVENNA VICENZA TREVISO PADOVA ROVIGO
Tra il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e quello di riciclaggio, nonché tra quest’ultimo e quello di ricettazione vi è rapporto di specialità, che discende dal diverso elemento soggettivo richiesto dalle tre fattispecie incriminatrici – essendo comune l’elemento materiale della disponibilità di denaro o altra utilità di provenienza illecita: il delitto di cui all’art. 648 cod. pen. richiede una generica finalità di profitto, quello di cui all’art. 648 bis cod. pen. lo scopo ulteriore di far perdere le tracce dell’origine illecita, quello, infine, di cui all’art. 648 ter cod. pen. che tale scopo sia perseguito mediante l’impiego delle risorse in attività economiche o finanziarie.
Il reato di riciclaggio, pur essendo a consumazione istantanea, è reato a forma libera e può anche atteggiarsi a reato eventualmente permanente quando il suo autore lo progetti e lo esegua con modalità frammentarie e progressive. (In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto configurabile la flagranza del delitto di riciclaggio con riferimento al rinvenimento presso un deposito di diverse autovetture provento di furto, private della targa ed occultate in un container, in quanto condotte tese ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa dei mezzi, prodromiche al successivo trasporto degli stessi presso il porto e la definitiva loro destinazione in paese extracomunitario).
La mera detenzione del bene di illecita provenienza, alterato in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza stessa, non è sufficiente per l’affermazione di penale responsabilità, in assenza di elementi idonei a ricondurre la condotta di alterazione o manipolazione al detentore, quanto meno a titolo di concorso. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto immune da censure la condanna della proprietaria del veicolo – condotto da un terzo al momento del controllo – la cui targa, documento di circolazione e numero di telaio erano stati abusivamente associati all’autovettura rubata, non avendo l’imputata allegato alcun elemento tale da far ritenere che la sua vettura fosse stata, anche solo di fatto, ceduta a terzi).
Il delitto di riciclaggio si consuma con la realizzazione dell’effetto dissimulatorio conseguente alle condotte tipiche previste dall’art. 648 bis, primo comma, cod. pen. (sostituzione, trasferimento o altre operazioni volte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa di denaro, beni o altre utilità), non essendo invece necessario che il compendio “ripulito” sia restituito a chi l’aveva movimentato; ne deriva che il mero trasporto in altro luogo del bene riciclato esula dalla condotta tipica di trasferimento, che deve essere intesa in senso esclusivamente giuridico di movimentazione dissimulatoria. (Fattispecie in tema di conflitto di competenza tra giudice del luogo della monetizzazione di assegni illeciti e giudice del luogo di ultimo transito verso l’estero del denaro ottenuto).
Le specifiche aree di competenza dello studio legale avvocato penale Bologna :
reati fallimentari e concorsuali in genere;
reati tributari;
reati societari;
reati colposi (colpa professionale, violazioni antinfortunistiche in materia di sicurezza sul lavoro, reati conseguenti alla violazione del Codice della Strada);
reati contro la Pubblica Amministrazione;
reati contro l’Amministrazione della Giustizia;
reati concernenti l’onore, la privacy e la reputazione (diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di comunicazione);
reati contro la persona e il patrimonio;
responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex D.lgs. 231/01;
violazioni in materia antiriciclaggio.
o Studio svolge, garantendo la massima sensibilità e discrezione, attività di consulenza e assistenza stragiudiziale e giudiziaria in materia di reati contro la persona, volti a punire sia le offese all’integrità fisica della persona (reati di omicidio, percosse e lesioni personali), sia le offese all’onorabilità (reato di diffamazione), sia le offese alla libertà fisica e morale della persona (quali ad esempio il sequestro di persona, la violenza sessuale, la violenza privata, la minaccia e il reato di atti persecutori, c.d. stalking).
Titolo XII del codice penale. Relativamente alla tutela della vita, la normativa penale ruota intorno alle fattispecie di “omicidio” (doloso e colposo), graduando la pena in presenze di particolari circostanze obiettive.
La tutela dell’integrità fisica, invece, è affidata essenzialmente alle fattispecie di “lesione personale” (anch’esse punite sia a titolo di dolo che a titolo di colpa) e, in caso di aggressioni lievi all’incolumità, al reato di “percosse”.
Per quanto riguarda i delitti contro l’integrità fisica della persona lo Studio vanta competenze qualificate nel settore della responsabilità medica, con l’ausilio di consulenti esperti di ciascuna specialità.
Sempre nell’ambito dei delitti contro la persona, seguono quelli posti a tutela dell’onore, della libertà individuale (dalla “riduzione in schiavitù” al “sequestro di persona”, dai reati in materia sessuale a quelli a tutela della inviolabilità del domicilio).
Cass. pen. n. 21925/2018
In tema di riciclaggio, si configura il dolo nella forma eventuale quando l’agente si rappresenta la concreta possibilità, accettandone il rischio, della provenienza delittuosa del denaro ricevuto ed investito.
Cass. pen. n. 30265/2017
Il delitto di riciclaggio si distingue da quello di ricettazione in relazione all’elemento materiale, che si connota per l’idoneità ad ostacolare l’identificazione della provenienza del bene e all’elemento soggettivo, costituito dal dolo generico di trasformazione della cosa per impedirne l’identificazione. (Fattispecie nella quale è stato qualificata come riciclaggio la condotta, posta in essere dall’imputato e da correi, consistente nel ricevere assegni provento di delitto, nel contraffarli quanto al nome del beneficiario, nel fare aprire a terzi conti postali con false generalità su cui versava gli assegni, con monetizzazione dei titoli e prelievo della corrispondente somma di denaro).
Cass. pen. n. 1857/2017
Il delitto di riciclaggio si consuma con la realizzazione dell’effetto dissimulatorio conseguente alle condotte tipiche previste dall’art. 648 bis, primo comma, cod. pen. (sostituzione, trasferimento o altre operazioni volte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa di denaro, beni o altre utilità), non essendo invece necessario che il compendio “ripulito” sia restituito a chi l’aveva movimentato; ne deriva che il mero trasporto in altro luogo del bene riciclato esula dalla condotta tipica di trasferimento, che deve essere intesa in senso esclusivamente giuridico di movimentazione dissimulatoria. (Fattispecie di riciclaggio commessa mediante “clonazione” di autovettura, il cui successivo trasferimento fisico è stato considerato dalla Corte rilevante solo ai fini della prova del dolo del conducente).
Cass. pen. n. 33076/2016
Tra il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e quello di riciclaggio, nonché tra quest’ultimo e quello di ricettazione vi è rapporto di specialità, che discende dal diverso elemento soggettivo richiesto dalle tre fattispecie incriminatrici – essendo comune l’elemento materiale della disponibilità di denaro o altra utilità di provenienza illecita: il delitto di cui all’art. 648 cod. pen. richiede una generica finalità di profitto, quello di cui all’art. 648 bis cod. pen. lo scopo ulteriore di far perdere le tracce dell’origine illecita, quello, infine, di cui all’art. 648 ter cod. pen. che tale scopo sia perseguito mediante l’impiego delle risorse in attività economiche o finanziarie.
Cass. pen. n. 29611/2016
Il reato di riciclaggio, pur essendo a consumazione istantanea, è reato a forma libera e può anche atteggiarsi a reato eventualmente permanente quando il suo autore lo progetti e lo esegua con modalità frammentarie e progressive. (In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto configurabile la flagranza del delitto di riciclaggio con riferimento al rinvenimento presso un deposito di diverse autovetture provento di furto, private della targa ed occultate in un container, in quanto condotte tese ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa dei mezzi, prodromiche al successivo trasporto degli stessi presso il porto e la definitiva loro destinazione in paese extracomunitario).
Secondo Cass. pen. n. 41740/2015
la mera detenzione del bene di illecita provenienza, alterato in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza stessa, non è sufficiente per l’affermazione di penale responsabilità, in assenza di elementi idonei a ricondurre la condotta di alterazione o manipolazione al detentore, quanto meno a titolo di concorso. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto immune da censure la condanna della proprietaria del veicolo – condotto da un terzo al momento del controllo – la cui targa, documento di circolazione e numero di telaio erano stati abusivamente associati all’autovettura rubata, non avendo l’imputata allegato alcun elemento tale da far ritenere che la sua vettura fosse stata, anche solo di fatto, ceduta a terzi).
Secondo Cass. pen. n. 32491/2015
il delitto di riciclaggio è consumato con la realizzazione dell’effetto dissimulatorio conseguente alle condotte tipiche previste dall’art. 648 bis, primo comma, cod. pen. (sostituzione, trasferimento o altre operazioni volte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa di denaro, beni o altre utilità), non essendo invece necessario che il compendio “ripulito” sia restituito a chi l’aveva movimentato; ne deriva che il mero trasporto in altro luogo del bene riciclato esula dalla condotta tipica di trasferimento, che deve essere intesa in senso esclusivamente giuridico di movimentazione dissimulatoria. (Fattispecie in tema di conflitto di competenza tra giudice del luogo della monetizzazione di assegni illeciti e giudice del luogo di ultimo transito verso l’estero del denaro ottenuto).
Cass. pen. n. 20188/2015
In tema di misure cautelari l’accertamento del reato di riciclaggio non richiede l’individuazione dell’esatta tipologia del delitto presupposto, né la precisa indicazione delle persone offese, essendo sufficiente che venga raggiunta la prova logica della provenienza illecita delle utilità oggetto delle operazioni compiute. (Nella fattispecie, gli indagati trasportavano nei rispettivi trolley l’ingente somma contante di 500.000,00 euro, della quale non fornivano alcuna plausibile giustificazione).
Cass. pen. n. 46754/2018
Integra il delitto di riciclaggio la condotta di chi, dopo avere ricevuto beni di provenienza furtiva (nella specie pannelli fotovoltaici), pur senza porre in essere condotte di trasformazione, occulti gli stessi, tra masserizie varie, all’interno di un camion imbarcato su una motonave diretta all’estero, in tal modo rendendo maggiormente difficoltosa l’individuazione dell’origine delittuosa.
(
Cass. pen. n. 36893/2018
In tema di riciclaggio, si configura il dolo eventuale quando l’agente ha la concreta possibilità di rappresentarsi, accettandone il rischio, la provenienza delittuosa del denaro ricevuto ed investito. (Fattispecie nella quale la Corte ha censurato la decisione assolutoria per insussistenza dell’elemento soggettivo del reato, assunta dalla Corte territoriale, nonostante risultassero noti all’imputato alcuni indici rivelatori della provenienza delittuosa della cospicua somma investita, quali l’allocazione dei fondi in Paesi “off shore” e l’intestazione a soggetti giuridici costituiti per impedire l’individuazione del reale beneficiario).
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Spaccio, art 570 cp, art 609 cp, violenza , avvocato per reati qualificato dall’ evento riciclaggio e reati tributari reati nella pubblica amministrazione reati dell elusione reato bracconaggio reati violazione sigilli Bologna reati oblabili reati omicidio stradale reati omesso versamento ritenute reato prescritto fedina penale Bologna reato tributario reato violenza privata reati x droga stupefacenti reato di calunnia reati via youtube reato sostituzione di persona consulenza penale reati via internet reati presupposto reati all estero da straniero reati omissivi Bologna reati false famiglia di fatto reati writers reati quali sono reati violazione ordine del giudice reati di omofobia consulenza penale reato clandestinità reati negli appalti pubblici Arresto Per Mancato Versamento Contributi Arresto Per Maltrattamenti Arrestato Per Molestie Arresto Per Mancato Pagamento Inps Arresto Per Spaccio Arresto Per Rapina Arresto Per Omicidio Stradale Arresto Per Prostituzione
Arresto violenza in famiglia art 570 cp
reati penali: corruzione, riciclaggio di denaro, reati finanziari, reati economici, reati bancari, insider trading, truffa, estorsione, bancarotta fraudolenta, reati fallimentari, frode fiscale, evasione fiscale.
Originally posted 2018-10-13 10:28:25.